I PROBLEMI AFFETTIVI

Un bambino che ha grossi problemi affettivi non può, in classe, seguire normalmente. In altri tempi i bambini caratteriali si classificavano tra i deficienti mentali. Dopo la creazione dei test d’intelligenza, particolarmente di quelli non verbali che permettono risposte indipendenti dalle acquisizioni sociali, si è in grado di capire la differenza tra un ritardo fisiologico dovuto ad un difetto del sistema nervoso ed un ritardo dovuto a turbe affettive senza nessuna deficienza mentale innata. Era importantissimo arrivare a questa distinzione poiché la rieducazione degli uni e la guarigione degli altri ha bisogno di trattamenti completamente differenti. Per i deficienti mentali il programma è più lento e stimolante; per i caratteriali bisogna chiarire le cause della turba affettiva, prima di cercare di far recuperare il ritardo scolastico.
Come abbiamo visto
23, una precoce separazione dalla madre o qualsiasi altro blocco affettivo nella prima infanzia possono avere conseguenze a lunga scadenza sullo sviluppo intellettuale. Si tratta in primo luogo di capire dove e quando ha potuto verificarsi il trauma affettivo; se è grave è opportuno farsi consigliare da uno specialista
Per il bambino, tanto la trascuratezza dei sintomi di una turba caratteriale è grave per le sue conseguenze future, quanto il trattamento, se intrapreso con serietà, è favorevole. I blocchi affettivi come sono stati definiti da Freud, con l’età normale bambino che in quello dell’adulto. A volte è sufficiente dare al bambino forti compensazioni affettive nel campo in cui ne

è stato privato, per ottenere un miglioramento del suo comportamento. In questo caso lo specialista accetta che il comportamento del bambino regredisca ad uno stadio affettivo precedente per fargli così rivivere ciò che non ha vissuto in modo soddisfacente ed aiutarlo a superare questo stadio.
Lo schema seguente fornisce una visione d’insieme degli stadi affettivi sono meno rigidi, meno radicati nel comportamento del del loro apparire e le turbe che possono verificarsi in seguito, allorché un blocco
- affettivo provoca la fissazione ad uno di questi stadi.

 

Età

Stadio

Oggetto dl piacere

Conseguenza della fissazione a questo stadio

da O a 6 mesi

Orale

Suzione

Succhiare il pollice, golosità

da 7 a 18 mesi

Anale

Ritenzione Defecazione

Avarizia Prodigalità

da 18 mesi a 3 anni

Fallico

Sesso

Masturbazione

da 3 a 6 anni

Edipico

Amore per il genitore di sesso oppo- Sto

Bambino: attacca mento eccessivo verso la madre, aggressività verso il padre. Bambina: il contrario.

da 6 a 12 anni

Latenza

da 12 a 15 anni

Pubertà

Apparizione
della sessua-
lità genitale

Riattivazione dei
compTessi infantili.

 

 Secondo questo schema, ogni stadio freudiano rappresenta sia l’interesse particolare del bambino per certe sensazioni piacevoli che egli prova, come pure l’addestramento sgradito che l’obbliga a rinunciarvi. Se tutto procede normalmente, il bambino dimentica assai presto l’interesse che provava per una di queste sensazioni, e s’interessa alla seguente, giungendo così da 

una tappa all’altra fino alla sessualità propriamente detta dell’adulto normale. Ma se - per una qualsiasi ragione il bambino non può superare uno stadio, vi si fisserà, e il suo sviluppo affettivo-sessuale verrà bruscamente interrotto, dando così per tutta la sua vita una tonalità più o meno deformata alle sue reazioni. Nel bambino si sarà formato un complesso.
Un bambino che è obbligato troppo presto e troppo rigidamente all’apprendimento della pulizia può essere autorizzato a sporcarsi, a giocare con l’acqua, con l’argilla, a immergere le dita nella vernice per scarabocchiare, a esternare le sue preoccupazioni sulle funzioni digestive, in modo da neutralizzare le inibizioni dello stadio anale. Un bambino che è stato privato della presenza e della tenerezza materna nel corso dei primi anni di vita può essere vezzeggiato e circondato di cure più di un altro della stessa età.
Può sembrare più difficile fornire un sostituto del padre al bambino cui è mancata la figura paterna durante lo stadio edipico. È tuttavia una necessità importante
27 che si può soddisfare procurando, di quando in quando, al bambino, allevato esclusivamente da donne, un’uscita con uno zio o un padrino, o un soggiorno in una famiglia di parenti o amici in cui troverà dei modelli maschili con cui identificarsi.


IL BAMBINO VIZIATO NON AMA LA SCUOLA PER PAURA DELLA SCONFITTA
D’altra parte Alfred Adier, che fu allievo di Freud, ha sottolineato quanto «il mondo sognato dai bambini viziati sia diverso dal mondo reale
». È per questo che tanti bambini vezzeggiati e che hanno apparentemente tutto per riuscire nella vita si bioccano in classe e in seguito, non riescono ad adeguarsi. Essi hanno preso l’abitudine di essere sempre al primo posto, di essere, senza fare alcuno sforzo, la vedette del loro piccolo mondo. Adler riferisce il caso seguente: « Una ragazza vive in continua lite con i genitori. Si vorrebbe che proseguisse gli 

studi, avendo riportato buoni risultati a scuola. Ella si rifiuta perché teme le sconfitte in quanto non è stata la prima agli esami scolastici. Il suo più lontano ricordo d’infanzia era il seguente: ad una festa di bambini aveva visto un enorme pallone tra le mani di un altro bambino; aveva allora quattro anni. Bambina molto viziata, fece di tutto per avere un pallone come quello. Suo padre corse per tutta la città per trovarne uno ma senza riuscirvi. Un pallone più piccolo fu rifiutato dalla bambina con grida e pianti. Solamente quando il padre le piegò che tutti i suoi sforzi erano stati inutili ella si calmò e accettò il pallone più piccolo. Io potei concludere dopo questo ricordo che la ragazza era sensibile alle spiegazioni amichevoli. Si poté così convincerla del carattere egocentrico della sua ambizione e guarirla »
Bisogna dare occasione ad un bambino troppo vezzeggiato di lasciare qualche volta il suo ambiente per un altro dove si troverà su di un piano di parità con altri bambini. Negli Stati Uniti, dove la famiglia è spesso particolarmente indulgente nei riguardi del bambino, è molto comune affidarlo per le vacanze ad un campo di giovani dove impara a piegarsi alle esigenze della vita di gruppo. Il caso di Luigi, di sette anni, è più triste:
« Guardate bene le due pagine qui riprodotte. Sono state scritte dallo stesso bambino con sei mesi di differenza. Luigi era studioso, attento, ordinato. Non faceva quasi alcun errore. È diventato distratto, i suoi quaderni sono sporchi, la sua calligrafia è peggiorata, fa numerosi errori. Quando ha scritto ordinatamente era un bambino felice, invece quando ha scritto in modo disordinato, quasi indecifrabile, la sua mamma era da poco partita
».
I bambini appartenenti a famiglie divise presentano spesso un rendimento scolastico molto meno soddisfacente dei bambini appartenenti a famiglie unite. Le statistiche a questo riguardo sono impressionanti:
Su 739 bambini condotti ad un consultorio per turbe del comportamento, il 66% proveniva da famiglie divise.
In una classe di recupero che riuniva bambini di intelligenza normale, ma di scarso rendimento, più della metà appartenevano ad una famiglia divisa. 

 

RICORDATE

Se, come è giusto, desiderate che vostro figlio sia brillante in classe, cercate di non essere troppo spesso in lite con il vostro coniuge. Il bambino ha bisogno non soltanto di sentirsi amato, ma anche di sentirsi sicuro con un padre e una madre che gli offrono l’esempio di una buona intesa affettiva.