GNOCCHI CON I FIOCCHI

ENERGIA E  TANTI SALI I MINERALI

Forniscono energia (160 calorie per etto) ma non solo. La patata, primo ingrediente degli gnocchi, oltre ad avere un buon contenuto di amido, è un alimento molto ricco di minerali. Crescendo sottoterra, infatti, i tuberi si arricchiscono di sali preziosi, soprattutto di potassio, che li rende perfetti per chi ha problemi di ipertensione e di ritenzione idrica, ma anche di selenio, che contrasta i radicali liberi. Quanto alle vitamine, nelle patate è discreto il contenuto di vitamina C e ottimo quello di vitamine del gruppo B, importanti  per la produzione e l’utilizzo dell’energia nell’organismo. A completare il profilo nutritivo degli gnocchi, la farina che fornisce un’ulteriore quantità dì amido ed è utile come tonte energetica.

Gnocchi, che bontà!

Un piatto gustoso, che un tempo richiedeva lunghe ore di preparazione. Oggi, invece, devi solo leggere l’etichetta delle confezioni per individuare il prodotto migliore Non c’è paese al mondo che non abbia tra i suoi piatti tipici gli gnocchi: quei piccoli pezzi di impasto, in genere tondeggianti, da bollire in acqua o brodo e poi condire con le salse più varie.

Se non hai tempo o semplicemente non ti va di cucinare, la scelta degli gnocchi già fatti, che trovi in qualsiasi super, può rivelarsi soddisfacente. Occhio però alla qualità dei prodotti, che è quanto mai varia.

Freschi o surgelati? Puoi scegliere tra queste due tipologie fondamentali, entrambe valide se ben preparate, che possono raggiungere una qualità più che buona in base agli ingredienti. In ogni caso  controlla sempre la data di scadenza e verifica l’assenza di rotture o ammaccature nel contenitore, infine, dai uno sguardo al modo in cui vengono conservati: rigorosamente a 1 8°C i surgelati, e nel banco refrigerato per quelli freschi

L’elenco degli ingredienti è la carta d’identità che permette di distinguere lo gnocco perfetto da quello così così. Al primo posto devi trovare le patate (l’ingrediente che deve essere presente in quantità maggiore), e qui forse ti stupirà sapere che non c’è una grande differenza di qualità tra le “patate” usate tal quali e i “fiocchi di patate reidratati” che compaiono come primo ingrediente in molti prodotti. Dietro a questa dicitura apparentemente molto tecnica, si nasconde invece un prodotto lavorato nel modo più naturale. I fiocchi di patate, infatti, si ottengono semplicemente disidratando le patate dopo averle ridotte in purea, ìn modo da averle in una forma ben conservabile e igienicamente sicura. Una volta reidratati, i fiocchi diventano in tutto simili alle patate “naturali”. Quello che conta, in realtà, è la qualità dei tuberi utilizzati e la quantità: meno del 70% di patate non indica un gran prodotto. L’assenza di additivi e conservanti è, inoltre, sempre preferibile, mentre non deve insospettire la presenza di amido, che non incide negativamente sulla qualità.

La prova palato- Come sempre è l’assaggio a stabilire il verdetto finale. Lo gnocco non deve essere né troppo molle da spappolarsi in bocca (occhio a non sbagliare la cottura, toglilo dall’acqua appena viene a galla), né tanto gommoso da rimbalzare tra i denti (indica un eccesso di farina nell’impasto). Assaggiato senza sugo, deve far percepire chiaramente il sapore della patata. Quanto all’omogeneità, infine, non devono essere presenti grumi di alcun genere.

IL GIUSTO CONDIMENTO

Pur non escludendo il pesto come piacevole e nutriente alternativa, sono tre i sughi “classici” destinati ad accompagnare gli gnocchi: il ragù, il pomodoro e l’accoppiata burro- salvia. Come è facile intuire, il pomodoro (non per forza sostenuto dal basilico) fornisce il massimo della leggerezza, mentre la scelta del ragù permette di trasformare gli gnocchi in un piatto unico completo, grazie all’apporto di proteine della carne. Quanto a burro e salvia.., beh, non c’è dubbio che sia un matrimonio tanto goloso quanto energetico.

Considerato anche l’abbondante parmigiano che accompagna questo condimento, è da raccomandare 

come sfizio goloso solo a chi non ha problemi né di linea, né di digestione.